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Archive for 7 gennaio 2019


Carlo Levi e la sua denuncia 
“…Arrivai ad una strada che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera… Di faccia c’era un monte pelato e brullo, di un brutto color grigiastro, senza segno di coltivazioni né un solo albero: soltanto terra e pietre battute dal sole. In fondo… un torrentaccio, la Gravina, con poca acqua sporca ed impaludata tra i sassi del greto… La forma di quel burrone era strana: come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso da un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca: S.Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti si chiamano Sassi, Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui a scuola immaginavo l’inferno di Dante… La stradetta strettissima passava sui tetti delle case, se quelle così si possono chiamare. Sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone… Le strade sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelli di sotto… Le porte erano aperte per il caldo, Io guardavo passando: e vedevo l’interno delle grottesche non prendono altra luce ed aria se non dalla porta. Alcune non hanno neppure quella: si entra dall’alto, attraverso botole e scalette”

“…Dentro quei buchi neri dalle pareti di terra vedevo i letti, le misere suppellettili, i cenci stesi, Sul pavimento erano sdraiati i cani, le pecore, le capre, i maiali. Ogni famiglia ha in genere una sola di quelle grotte per abitazione e ci dormono tutti insieme, uomini, donne, bambini, bestie… Di bambini ce n’era un’infinità… nudi o coperti di stracci… Ho visto dei bambini seduti sull’uscio delle case, nella sporcizia, al sole che scottava, con gli occhi semichiusi e le palpebre rosse e gonfie. Era il tracoma. Sapevo che ce n’era quaggiù: ma vederlo così nel sudiciume e nella miseria è un’altra cosa… E le mosche si posavano sugli occhi e quelli pareva che non le sentissero… coi visini grinzosi come dei vecchi e scheletrici per la fame: i capelli pieni di pidocchi e di croste… Le donne magre con dei lattanti denutriti e sporchi attaccati a dei seni vizzi… sembrava di essere in mezzo ad una città colpita dalla peste…”

 -C.LEVI: CRISTO SI E’ FERMATO A EBOLI-


 


Dopo aver letto qualche anno fa’ ” Cristo si è fermato a Eboli”, abbiamo deciso di vederla con i nostri occhi. Siamo partiti per visitare Ostuni-Locorotondo-Alberobello e infine Matera.

Arriviamo a Matera nel pomeriggio del 12 Maggio 2018 e trovata la nostra dimora in centro e depositati i bagagli ci dirigiamo verso il” PALOMBARO LUNGO”. Cisterna scavata dall’uomo ed è la più grande d’Europa. Ha una capienza di circa 5 milioni di acqua, alta 15 metri e larga 5o metri e serviva a fornire acqua agli abitanti, oggi non è più utilizzata in quanto le abitazioni e le altre strutture sono servite da acqua corrente. Comunque l’opera idraulica scavata nei sassi fa parte del patrimonio di Matera ed è visitabile scendendo le scalinate in ferro e un sentiero.
Nella piazza Vittorio Veneto si può vedere la CHIESA RUPESTRE DEL S. SPIRITO – EX CONVENTO DELL’ANNUNZIATA – PALAZZO DELLA PREFETTURA E DELLA GIUSTIZIA-CHIESA di S.DOMENICO del XIII° sec. solamente esternamente, percentuale chiusa, possiamo ammirare il bel rosone della facciata superiore della Chiesa.
Dalla balconata della Chiesa di S.Spirito si ammira il rione del “SASSO BARISANO” e con uno spettacolare tramonto ammirare sullo sfondo la Cattedrale. Proseguendo il nostro giro si arriva a un slargo in cui si presenta la “CHIESA DI S.GIOVANNI BATTISTA “eretta nel 1204 con un portale interessante e sormontato da un rosone, l’interno a tre navate e alcuni dipinti in particolare una Vergine in gloria con gli Angeli di Vito Conversi. Ritornando in Piazza V.Veneto si percorre Via del Corso,la passeggiata dei materani e si giunge alla chiesa di S.FRANCESCO D’ASSISI” del 1200 circa, ma rimaneggiata in forme barocche nel 1670, L’interno, unica navata, si trovano due acquasantiere del XIII° sec.-otto pannelli raffiguranti la ” Madonna col Bambino in trono e santi -sec.XV° di Bastiani. Si giunge nella piazza ” SEDILE “ antico luogo dove si riunivano i cittadini per le assemblee popolari e dove sorge un antico palazzo del settecento con um monumentale arco. Riusciamo visitare anche il” DUOMO” del 1270 in stile romanico-pugliese.Facciata semplice con rosone. L’interno a tre navate, anche questa chiesa subisce varie trasformazioni in stile barocco. Vari quadri rappresentato santi, angeli, Madonne, in particolare la ” Madonna col Bambino” detta”Madonna della Bruna” del XII° sec.- Interessante un ” Presepio in pietra” con figure policrome.
La giornata è stata molto intensa.Ora riposiamo e poi a cena.
Oggi è il 13 maggio e visiteremo la chiese rupestri, andiamo verso il SASSO BARISANO per visitare la” CHIESA RUPESTRE DI SAN GIULIANO” inglobata nel complesso del Monastero di S.Agostino posto al limite superiore del ” Sasso Barisano “L’accessibilità alla Chiesa è offerta da uno stretto corridoio , ricavato nella roccia, a sinistra dell’Altare Maggiore della settecentesca Chiesa di S.Agostino. Entrando, sulla destra , si osserva l’affresco della SS.Trinità.Sulla parete sinistra si osservano : Crocifisso, una

Madonna col Bambino. A seguire affreschi seicenteschi di Santa Barbara, San Silvestro.
Riprediamo una stradina tortuosa in salita e si arriva alla” CHIESA RUPESTRE S.PIETRO BARISANO “la più grande chiesa rupestre di Matera, risalente al XII° sec. e quasi tutta scavata nella roccia. L’interno a tre navate e divise da grossi pilastri e si evidenzia l’originaria struttura romanica. Ci sono sei altari tutti scavati nella roccia,si ammirano affreschi di santi, vescovi , varie Madonne e un altorilievo che raffigura la Madonna in trono col Bambino.
Dalla navata sinistra si accede ad un sotterraneo che conduce alle sepolture, dette ” a scolare”: i cadaveri di sacerdoti venivato collocati dentro nicchie e rimossi dopo la decomposizione.
Ci spostiamo in direzione ” SASSO CAVEOSO “percorrendo stradine, , sentieri tortuosi, viuzze, balze, spelonche e scalinate che salgono tra le abitazioni, è un labirinto e si può godere scorci e vedute insolite e panorami singolari e tra i sassi le chiese rupestri. P.P.Pasolini ha ambientato il film ” IL VANGELO SECONDO MATTEO”tra questi sassi. George Berkeley descrive ” le case che precipitano una sull’altra” e ” i morti al di sopra dei vivi”. Arriviamo al Rione Casalnuovo per visitare la” CRIPTA DI S.ANDREA” del XII° sec.e scavata nella roccia. All’interno si possono ammirare affreschi, bassorilievi sacri su roccia, una sepoltura e un sistema di raccolta delle acque in cisterna perfettamente funzionanti.Nelle vicinanze visitiamo la “CASA GROTTA DEL CASALNUOVO”, abitazione tipica dei sassi scavata nella roccia: è una sosta interessante per conoscere la storia , le abitudini, la cultura della popolazione contadina materana descritta Carlo Levi. La casa è composta di cinque ambienti scavati su tre piani con annesse stalla e cantina.
Si scende nel SASSO CAVEOSO ,il primitivo e il più vivo fra i due, e poi una stradina o meglio un sentiero sale ripido ai gradini quasi in cima allo sperone Monterrone, dove si vede la ” CHIESA RUPESTRE DI SANTA MARIA DE IDRIS E SAN GIOVANNI”. La chiesa è scavata nella roccia e sulle pareti laterali alcuni affreschi : la Natività-la Madonna con accanto ” due Mezzine ” brocche utilizzate per la conservazione dell’acqua-San Antonio da Padova- Crocifissione-Madonna Orante-Converssione di sant’Eustachio.
Attraverso una porticina dell’Altare Maggiore si accede alla Chiesa Ipogea di ” SAN GIOVANNI MONTERRONE “ probabilmente dell’anno 716. a tre navate , scavata nella roccia.Alle pareti vari affreschi di stile bizantino: Cristo Pantocratore-S.Andrea-S.Giovanni Battista-Annunciazione- Battesimo di Cristo. Si scende lungo una stradina per arrivare alla ” CHIESA DI SAN PIETRO CAVEOSO” del 1656 in stile barocco, l’interno a tre navate con sculture in tufo, un polittico in legno, una Madonna col Bambino.Nella parte posteriore della chiesa si apre una balconata con una vista sulla Gravina. Inoltrandosi fra le case si giunge in un rione con grotte antiche e sorge la ” CHIESA RUPESTRE SANTA LUCIA ALLE MALVE “risalente sl sec.x° ( dal nome della pianta che cresce nelle vicinanze). L’impianto della Chiesa è a tre navate con piccole cupole e cavata nella roccia. Lungo le pareti sono presenti pregevoli affreschi fra cui: la Madonna che allatta San Michele Arcangelo – Santa Lucia – Incoronazione della Vergine – San Giovanni Battista – San Benedetto da Norcia a testimonianza della origine benedettina della Chiesa.

Il nostro viaggio a Matera è terminato, riteniamo che quanto ha visto Carlo Levi , a suo tempo, la situazione sia cambiata, passando tra le stradine ,i viottoli ,i sentieri, gli scalini abbiamo visto tanti bar, B&B, ristoranti, osterie, al posto delle vecchie abitazioni scavate nelle rocce. Le Chiese Rupestri sono state ripristinate , pulite, gli affreschi sono stati ripuliti grazie alle associazioni culturali di Matera.
I sassi di Matera cantano, parlano e fanno cultura.
In bocca al lupo a Matera, ai Materani PER IL 2019 “”CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA “” * Carla e Benito *
BIBLIOGRAFIA: T.C.I. – BASILICATANET-OLTREL’ARTE-COMUNE DI MATERA-REGIONE BASILICATA.

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